domenica 13 febbraio 2011

Anagni - Il Rio e le "marmitte dei giganti". L'alluvione dell'ottobre 1993

Il Rio nasce nella zona montuosa a nord -est di Anagni. Nel primo tratto scava canali molto profondi tra strati di rocce; dopo un percorso abbastanza piano confluisce nel fosso delle Mole, che a sua volta si getta nel fiume Sacco.
Il suo percorso è caratterizzato dalla presenza di "marmitte dei giganti", una sorta di pozzi di forma circolare od ovoidale. Il nome deriva dalla loro somiglianza con delle grosse pignatte. Il Rio è formato da più rami; quello che proviene dal monte San Giorgio è il più ripido; scendendo con una certa impetuosità il torrente trascina una grande quantità di pietrisco; nei punti in cui si forma un vortice, i ciottoli vengono scagliati con forza contro la parete rocciosa (arenaria) e fungono da abrasivo, cioè incidono la pietra compiendo tutti quanti la medesima traiettoria; così, nel corso dei millenni, scavano dei pozzetti, detti appunto "marmitte dei giganti".
Da ragazzi questi pozzetti li chiamavano "le vaschette" e li utilizzavamo per fare il bagno: era un mondo in cui le piscine si vedevano solo al cinema.
L'habitat del torrente è stato completamente stravolto in questi ultimi decenni. La cementificazione selvaggia e gli scarichi non a norma ne hanno compromesso seriamente la vita. Ricordo fino a tre decenni fa il corso d'acqua era popolato da pesci, granchi, bisce, rane, ecc.
Il torrente durante l'alluvione dell'ottobre 1993, trovando diversi ostacoli artificiali che limitavano il suo percorso, si ingrossò a tal punto da uscire dagli argini e allagare vaste zone di terreno. In questa circostanza trovò la morte il compianto parroco di San Filippo, don Armando Trisinni, travolto con la macchina dal torrente in piena.
Quest'area così importante dal punto di vista geologico e di grande bellezza ambientale sta scomparendo, gravemente danneggiata dall'inquinamento che ha fatto sì che il torrente, tranne nel tratto delle "vaschette", divenisse una fogna a cielo aperto. Carlo Ribaudo


Il Rio è tutelato dal Piano Paesistico

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